Programma il futuro
Il MIUR, in collaborazione con il CINI – Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica, ha avviato questa iniziativa (che fa parte del programma #labuonascuola) con l’obiettivo di fornire alle scuole una serie di strumenti semplici, divertenti e facilmente accessibili per formare gli studenti ai concetti di base dell’informatica.
Partendo da un’esperienza di successo avviata negli USA che ha visto nel 2013 la partecipazione di circa 40 milioni di studenti e insegnanti di tutto il mondo, l’Italia sarà uno dei primi Paesi al mondo a sperimentare l’introduzione strutturale nelle scuole dei concetti di base dell’informatica attraverso la programmazione (coding), usando strumenti di facile utilizzo e che non richiedono un’abilità avanzata nell’uso del computer.
L’Ora del Codice, in inglese The Hour of Code, è un’iniziativa nata per far sì che ogni studente, in ogni scuola del mondo, svolga almeno un’ora di programmazione. Si suggerisce che questa attività avvenga nelle settimane 10-18 ottobre 2015 oppure 7-13 dicembre 2015, in concomitanza con analoghe attività in corso in tutto il mondo.
L’obiettivo non è quello quello di far diventare tutti dei programmatori informatici, ma di diffondere conoscenze scientifiche di base per la comprensione della società moderna. Capire i principi alla base del funzionamento dei sistemi e della tecnologia informatica è altrettanto importante del capire come funzionano l’elettricità o la cellula.
È necessario che gli studenti apprendano questa cultura scientifica qualunque sia il lavoro che desiderano fare da grandi: medici, avvocati, giornalisti, imprenditori, amministratori, politici, e così via. Inoltre, la conoscenza dei concetti fondamentali dell’informatica aiuta a sviluppare la capacità di risoluzione di problemi e la creatività.
Ogni Consiglio di Classe del nostro istituto ha valutato se aderire o meno all’iniziativa. Parteciperanno 16 classi del nostro istituto, tra scuola primaria e scuola secondaria di primo grado.
Il docente referente per l’Istituto è la Prof.ssa Emilia Strano.
Durante le attività previste ci sarà la partecipazione di personale volontario costituito da docenti e dottorandi del Corso di Laurea in Informatica dell’Università di Catania e di alcune realtà aziendali del settore ICT che operano sul territorio etneo quali Micron e la Open Innovation di TIM tramite il Joint Open Lab (JOL) Wave di Catania.